Il colloquio pluridisciplinare è l’ultima prova dell’esame di terza media: l’ultimo ostacolo posto davanti alla promozione e a una dolce estate di beatitudine prima dell’ingresso nella scuola superiore. Si tratta di un colloquio che viene condotto alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice e che serve a dare una valutazione globale per tutte le discipline studiate dall’alunno nell’ultimo anno (è escluso l’insegnamento della religione cattolica). La prova orale dura in media 30 minuti.
Dato che la maggior parte degli esaminandi considera l’esame orale come la prova più temibile e difficile dell’intero esame di terza media, ecco qualche consiglio per i ragazzi e per i genitori che in questi giorni si trovano alle prese con il colloquio pluridisciplinare:
1 – E’ importante che gli studenti arrivino prepararti al colloquio, se è prevista la tesina devono conoscerla bene, devono ragionarci bene sopra (e non semplicemente saperla ripetere). Se la tesina non è richiesta, e non sempre i professori la richiedono, devono ripassare per quanto possibile le materie studiate e fissare bene gli argomenti più importanti.
2 – Ripassare, la tesina o le materie, ad alta voce – magari facendo finta di essere di fronte alla commissione – esprimendosi in maniera chiara: aiuta a perfezionare l’esposizione.
3 – Mentre si ripassa, se aiuta, fare scalette e schemini con cui fissare mentalmente gli argomenti e chiarire l’esposizione; scalette e schemini aiutano, attraverso la memoria visiva, a ricordarsi gli argomenti e ad evitare di perdere il filo del discorso.
4 – Preparare bene un ‘argomento a scelta’. Spesso i professori lo chiedono, specialmente se non è richiesta la tesina (che è un po’ un argomento a scelta), anche per aiutare lo studente a non bloccarsi e per farlo rilassare.
Aiuta molto passare autonomamente dall’argomento a scelta a collegamenti tra le varie materie e i vari argomenti, senza aspettare che i professori facciano altre domande, dimostrando padronanza degli argomenti.
5 – Quando un professore fa una domanda concentrarsi ed ascoltarla bene, chiedere chiarimenti se non la si è capita, e poi rispondere, con sicurezza e esprimendosi in maniera precisa.
6 – Se non si sa rispondere (direttamente) ad una domanda si può provare a rispondere ‘indirettamente’; per fare un esempio: se un professore chiede di parlare della ‘macchina a vapore’ e non si riesce a parlarne, non si conosce (bene) l’argomento, forse si può provare a introdurre un argomento collegato a quello richiesto, un argomento che si conosce. Quindi, in riferimento all’esempio, si potrebbe parlare della rivoluzione industriale in generale, e magari aggiungere che “la macchina a vapore ha avuto un ruolo fondamentale nella rivoluzione industriale”. E’ chiaro che questo ‘trucchetto’ non sempre funzionerà, ma potrebbe aiutare a non fare scena muta.
7 – L’esame orale dura, in genere, massimo 30 minuti, e passano in fretta.
8 – Prima di andare a fare l’esame pensare a cose positive, in fondo non può succedere niente di troppo brutto.
9 – Quando arriviamo vicino ai professori salutiamo con un cordiale buongiorno e poi sediamoci, cerchiamo di fare bella figura.
10 – Bisogna arrivare riposati agli esami, inutile stressarsi e studiare l’ultima notte. Conviene cenare presto (e leggero) e andare a letto non troppo tardi la notte prima degli esami.
Si tratta dell’ultima fatica per gli studenti di terza media, poi l’atteso riposo e le vacanze; in bocca al lupo a tutti!